Laurea ad honorem per i Prof. Fauci e Rappuoli

Laurea ad honorem in Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena al Professor Anthony Stephen Fauci e al Professor Rino Rappuoli. La cerimonia di conferimento si è tenuta a Siena, presso il palazzo del Rettorato dell’Università di Siena. Ad aprire la celebrazione è stato il Rettore di Uni Siena Roberto Di Pietra, che ha salutato e ringraziato i due neolaureati dell’Ateneo e le numerose autorità accademiche civili, militari e religiose presenti.

Siamo compiaciuti e onorati per la vostra partecipazione a questa cerimonia nella nostra Università – ha detto il Rettore Di Pietra nel suo discorso – “L’Università di Siena è un Ateneo con una forte caratterizzazione alla varietà e alla ricchezza disciplinare. Un Ateneo che vanta numerose eccellenze. Nel settore delle scienze della vita le nostre attività didattiche e di ricerca si legano, per storia e non per caso, al distretto delle imprese e delle istituzioni che in una prospettiva regionale operano in quel contesto”.

Le lauree ad honorem che abbiamo il piacere di conferire si inseriscono perfettamente in questo settore di ricerca dell’Ateneo – ha proseguito il Rettore Costituiscono il riconoscimento di un percorso, di una maturazione di esperienza e di conoscenza, di tanti risultati ottenuti e messi a disposizione della comunità scientifica internazionale. Le Lauree ad honorem sono, allo stesso tempo, un atto di riconoscimento, ma anche di ringraziamento per il contributo portato alla scienza e alla conoscenza. Questa valutazione è stata compiuta dall’Università di Siena quando nel corso del 2022 ha deliberato il conferimento delle lauree in Medicina e Chirurgia ai professori Anthony Fauci e Rino Rappuoli”.

Sono stati i Professori Francesco Dotta, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze e Vincenzo Sorrentino, Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo a leggere motivazione e laudatio dei due nuovi laureati ad honorem dell’Ateneo. La cerimonia è proseguita con gli interventi del Professor Anthony Fauci che ha tenuto la sua lectio magistralis dal titolo “Pandemic Preparedness and Response: Lessons from COVID-19” e del Professor Rino Rappuoli che ha poi tenuto la sua lezione da neo laureato magistrale ad honorem, dal titolo “I Vaccini del Futuro e la conquista di traguardi impossibili”.

È un immenso onore per me ricevere questo prestigioso riconoscimento dall’Università di Siena. Istituzione che vanta una lunga tradizione di saperi nei vari ambiti della ricerca e che è stata la culla della mia formazione” – ha commentato il Prof. Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena. “La presenza a Siena del professor Anthony Fauci è la dimostrazione del valore scientifico di un intero territorio che ha saputo, grazie a una solida tradizione e allo sviluppo di competenze, tecnologie, know-how e capitale umano, contribuire in maniera determinante al progresso scientifico. È per noi un grande onore poter contare sulla sua esperienza e sulle sue conoscenze per lo sviluppo delle attività della Fondazione Biotecnopolo di Siena. Un apporto che è garanzia di rigore e innovazione per continuare a fornire fondamentali contributi per la realizzazione di strumenti e condizioni che migliorano la qualità della vita di tutti”.

La scienza, infatti, ha sempre dimostrato di contribuire in maniera determinate alla crescita dell’umanità – ha concluso RappuoliI suoi risultati incontrovertibili sono e saranno l’unica arma contro l’oscurantismo culturale e scientifico che altera la realtà e cerca di confondere le menti. La scienza, al contrario, illumina e rende liberi. La scienza oggi ha il volto dei giovani, dei nostri studenti che si apprestano a festeggiare l’ambito traguardo universitario nella bellissima Piazza del Campo. A loro consegniamo il futuro, perché investire in ricerca scientifica significa soprattutto garantire la crescita e lo sviluppo socioeconomico della società. Da parte nostra, quindi, continueremo a mettere in campo il massimo impegno per fare scienza e affrontare le prossime sfide di salute pubblica. Ci auguriamo, infine, che ci possano essere sempre più occasioni per comunicare, in maniera sempre rigorosa e a trasparente, i risultati delle nostre ricerche”.

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