Rino Rappuoli ospite del 14° incontro della Commissione Mista USA-Italia per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica

Italia e Stati Uniti insieme per la scienza. In occasione del 14° incontro della Commissione Mista USA-Italia per la Cooperazione Scientifica e Tecnologica tenutosi a Roma il 26 e 27 gennaio scorso il Direttore Scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, Rino Rappuoli ha tenuto un approfondimento dedicato al racconto delle iniziative italiane in risposta alle pandemie, a partire dalla nascita della Fondazione Biotecnopolo di Siena. Il microbiologo di fama internazionale, fra le massime autorità mondiali sui vaccini ha ripercorso le principali tappe che hanno portato alla costituzione del Biotecnopolo, il cui Statuto è stato pubblicato il 26 agosto 2022 in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Si tratta di un progetto strategico che ha lo scopo di sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle biotecnologie e delle scienze della vita, favorire la creazione di una rete internazionale di contrasto alle pandemie e promuovere e coordinare le attività di studio, di ricerca, di sviluppo tecnico-scientifico e di trasferimento tecnologico. Un centro che ha la sua sede a Siena, città che vanta una lunga e consolidata tradizione in campo scientifico con una forte attenzione alla ricerca e allo sviluppo nel settore delle life science e in particolare dei vaccini.

L’origine della tradizione senese nella ricerca scientifica, infatti, risale ai primi del Novecento con la fondazione dell’Istituto Toscano Sieroterapico e Vaccinogeno da parte di Achille Sclavo. Un tesoro di competenze e professionalità che hanno permesso la nascita e la crescita di aziende leader a livello nazionale ed internazionale nei settori Biotech-pharma, Bio-Robotica e Medtech. Un ambiente di eccellenza in cui le Scienze della Vita giocano un ruolo preminente anche oggi con la Fondazione Biotecnopolo che si avvale del Centro nazionale anti-pandemico-CNAP con funzioni di hub antipandemico per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Un centro che ha l’ambizione di essere una risorsa per l’Europa e per il Mondo, entrando a far parte di una rete globale di istituti e agenzie come CEPI, HERA, NIH, CARBX, BMGF, Wellcome Trust, Pasteur Network per lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali per la cura delle patologie epidemicopandemiche emergenti a partire da virus e batteri resistenti agli antibiotici (AMR).

Al meeting ha preso parte anche Cristina Cassetti, virologa e vicedirettrice della Division of Microbiology and Infectious Diseases National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) U.S. National Institutes of Health (NIH) che ha passato in rassegna i 5 pilastri del piano antipandemico americano, partendo dal racconto delle persone del National Institute of Allergy and Infectious Diseases fino ad analizzare le lezioni apprese con il Covid19 e le opportunità di collaborazione con gli scienziati e i principali centri di ricerca italiani.

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